Peer tutoring per la sfida educativa "Edugame"
Se nella mattinata di giovedì 13 aprile foste entrati nella ludoteca della Scuola Primaria vi sareste di sicuro interrogati sul tipo di attività in corso di svolgimento
Parliamo di Peer Tutoring, ossia dell’attività svolta tra pari, mirata all’insegnamento reciproco mediante l’aiuto e il sostegno all’apprendimento che lo studente con il ruolo da “tutor” elargisce al proprio “tutee” o tutorato
Le radici di questa metodologia sono molto antiche; vengono fatte risalire all’antica Grecia di Aristotele ma tornano in auge nei primi anni dell’800 e si diffondono in tutto il mondo.
Anche nel metodo Montessori troviamo spesso i bambini più grandi che insegnano ai più piccoli.
Impossibile negare il grande successo di questa attività che ha avuto inizio nei giorni scorsi, quando la 5^A ha affrontato in classe le tematiche dell’Agenda 2030 in tema di sviluppo sostenibile e la 1^ A ha progettato e ridisegnato l’ambiente scolastico dedicando particolare attenzione alla riduzione degli sprechi.
Le due classi hanno avuto modo di confrontarsi, condividere i rispettivi lavori e dimostrare l’acquisizione di nuove competenze trasversali proprio giovedì scorso, partecipando al gioco online “Ecogame”.
Le coppie, formate da un alunno di classe prima e uno di quinta, hanno svolto la prova educativa proposta da A2A e sfidato studenti di scuole primarie e secondarie di primo grado di tutta Italia
Il punteggio totale accumulato è altissimo e ora si attendono i risultati finali che arriveranno dopo la valutazione del progetto della classe prima, dal titolo “Una scuola senza sprechi”.
Indipendentemente dall’esito del concorso è doveroso sottolineare la grande valenza educativa da attribuire all’esperienza appena conclusa, che ha messo gli studenti al centro di una forma di apprendimento attivo, interattivo, intenzionale e sistematico ed entusiasmato tutti: maestre, “grandi” e “piccoli” protagonisti